Costruita negli anni ’50-’60 del secolo scorso dall’Architetto Giuseppe Vaccaro (1896-1970) uno dei maggiori architetti italiani del novecento, la nuova Chiesa sorge in un luogo diverso da quello in cui per secoli si erigeva l’antico Duomo andato distrutto dai bombardamenti del 13 aprile 1945.
Dalle macerie furono salvati alcuni paramenti sacri ed un’opera d’arte che oggi è situata a sinistra dell’altare maggiore; si tratta di una terracotta policroma di scuola emiliana del XV secolo raffigurante il Cristo sofferente “ECCE HOMO” il Nazareno Portuense di autore sconosciuto.
Nella navata di destra è presente l’altare dell’Addolorata con la pregevole Pala (Deposizione di scuola Emiliana seicentesca). Notevole è pure il nuovo organo a canne (2446) su 35 registri per un’altezza di 10 metri opera dell’antica ditta “Fratelli Ruffatti” di Padova.
Da ammirare le due statue di bronzo collocate nell’abside e raffiguranti S. Apollinare Vescovo e S. Carlo Borromeo, opera dello scultore Giuseppe Mazzoli di Bologna (1965); i medaglioni bronzei sulla facciata della Collegiata e il grande Crocifisso in bronzo dello scultore faentino Angelo Biancini (1964) e la Via Crucis dell’artista Carlo Zauli.
La descrizione completa, anche con curiosità sull’edifico, la trovate sul sito del Comune di Portomaggiore.
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